Durante il periodo della settimana santa, che precede la domenica di Pasqua, Trapani offre una serie di manifestazioni, funzioni e riti custoditi gelosamente sin da tempi remoti. In particolare la processione dei Misteri del Venerdì Santo, rappresenta una delle più importanti manifestazioni religiose, e non solo a Trapani. Composta da venti gruppi sacri, si articola in 24 ore e viene pertanto considerata la più lunga manifestazione religiosa italiana dopo la Sagra di Sant’Efisio che dura 4 giorni. E anche una tra le più antiche. Si svolge infatti da ben 400 anni. L’origine è spagnola, dalle antiche Casazas e ha analogie importanti con le feste andaluse. Questa processione si contraddistingue rispetto alle analoghe manifestazioni del Mediterraneo, sia per la durata di 24 ore, sia per la sua imponente dimensione, e anche per il modo di procedere per le vie della città, con questa andatura molto caratteristica determinata dallo struggente suono delle diverse bande che accompagnano i gruppi dei Misteri.
Altri fattori che contribuiscono alla sua importanza e popolarita’, sono dalla valenza artistica dei venti gruppi statuari, l’ amore dei trapanesi per la loro processione, e la cura dei singoli ceti nella la organizzazione della sacra rappresentazione. Valore aggiunto a quanto detto rappresentano anche le altre due processioni che nella Settimana Santa si svolgono a Trapani: la processione della “Madre Pietà dei Massari”, che si svolge il Martedì Santo e quella della “Madre Pietà del Popolo”, che ha luogo il Mercoledì Santo. Fulcro di tutto è la Chiesa del Purgatorio nella quale per tutto l’ anno vengono custoditi i Sacri Gruppi e l’icona della Madre Pietà dei Massari.
Durante la processione nell’ aria vi e’ un’atmosfera particolare e coinvolgente, le strade sono colme di gente, di ogni eta’ e ceto, che ammira i Sacri Gruppi che sfilano lungo le vie del centro. Attualmente sono diciotto, piu’ i due simulacri di Gesu’ Morto e di Maria Addolorata, e rappresentano la Passione e la Morte di Gesu’ Cristo. Realizzati in legno, da artigiani trapanesi nel XVII e XVIII secolo, sono pesantissimi. Per ogni simulacro vengono impiegati piu’ di dieci portatori, chiamati massari. Ogni simulacro e’ allestito con addobbi floreali diversi e con preziosi ornamenti ed ha una bellezza singolare. Nel loro andare i portatori effettuano diversi caratteristici movimenti, fra i quali: l’annacata, il dondolamento ritmico; l’arrancata, un’improvvisa accellerazione per recuperare il terreno perduto; e la vutata, che consiste nel girare improvvisamente la vara (la statua) verso persone facoltose dalle quali ci si aspetta una lauta offerta.
La processione dei Misteri e’ un rito di fondamentale importanza per la citta’ che ritrova la propria identita’ culturale. Protagonista, ma allo stesso tempo spettatore, ne e’ il popolo che offre uno scenario straordinario e indimenticabile, tanto da attirare turisti e fedeli anche stranieri.